Al giorno d’oggi è molto difficile trovare una donna che non abbia le unghie ricostruite: di tecniche ce ne sono tante, i gusti sono diversi e le idee nail art unghie vengono espresse in maniera strettamente personale, quindi è raro trovare una donna che abbia le unghie uguali ad un’altra.

Le tecniche moderne prevedono la ricostruzione delle unghie con il gel o con l’acrilico: in questo approfondimento cercheremo di capire che cos’è l’acrilico, parleremo della prima ricostruzione unghie con questo materiale e delle tecniche e dei prodotti che vengono usati oggi.

Indice

Che cos’è l’acrilico?

Il termine acrilico viene usato per indicare una resina sintetica ottenuta grazie all’aggregazione per polimerizzazione di varie molecole, principalmente di acido acrilico, ma anche di esteri acrilici o metacrilici. Il risultato della polimerizzazione conferisce straordinarie qualità, come la resistenza al fuoco, l’elasticità e l’estrema lavorabilità. Oltre che nel campo della ricostruzione unghie, l’acrilico viene usato anche nella pittura edilizia, nel rivestimento della carta e dei metalli e anche per la costruzione di protesi dentarie.

Breve storia della ricostruzione unghie con acrilico

La prima ricostruzione unghie con acrilico risale al 1954: siamo negli Stati Uniti e precisamente a Philadelphia, nello studio dentistico del Dr. Fred Slack Jr. La storia racconta che mentre stava lavorando ad una protesi, il Dr. Slack Jr. si tagliò l’unghia del pollice in modo profondo: il taglio sanguinava e faceva male, così senza pensarci, il dentista americano prese della resina dentale, così si chiamava l’acrilico a quell’epoca, la sagomò a forma di unghia e la mise sul dito ferito.

Il risultato fu sorprendente: il taglio smise di sanguinare, il dolore cessò e soprattutto l’unghia sembrava naturale. Il dentista americano capì subito di aver fatto una scoperta incredibile e, dopo i primi risultati deludenti, assieme al fratello presentò il brevetto della ricostruzione unghie in acrilico e si mise in commercio. Il Dr. Fred Slack Jr. mise in commercio il primo kit di ricostruzione unghie in acrilico con il marchio “PattyNails”, che dominò la scena fino agli anni ’80 del secolo scorso.

Differenze tra ricostruzione unghie con acrilico e con gel

La ricostruzione unghie con acrilico o con gel consiste nel ricoprire o addirittura ricostruire del tutto l’unghia naturale: questo viene fatto sia nelle persone che soffrono di onicofagia grave, ovvero che si mangiano le unghie fino in profondità, che nelle persone che hanno unghie dall’aspetto esteriore sgradevole, ma anche solamente per allungare le unghie e renderle più resistenti.

A differenza del gel, l’acrilico, che si presenta come una resina in polvere, è un materiale molto più resistente, adatto a donne che vogliono avere unghie lunghe, belle e curate, nonostante svolgano i lavori domestici a contatto con detersivi e prodotti chimici.

Il gel ha bisogno di una lampada UV o led per polimerizzare, ovvero per solidificarsi ed asciugare: l’acrilico invece necessita solo, dopo la posa sull’unghia, di asciugare all’aria. Un altro punto a favore dell’acrilico è la maggior versatilità, elasticità e lavorabilità: l’acrilico consente di creare unghie molto particolari e complesse. Nelle esposizioni e nelle gare di nail art, viene usato infatti solamente l’acrilico.

Attrezzi e prodotti per la ricostruzione unghie con acrilico

Per effettuare la ricostruzione unghie con acrilico occorrono gli attrezzi base, che sono le lime di vario grit, ovvero di diverso grado di abrasione, di un buffer, un’altra specie di lima che però serve solo per opacizzare ed uniformare la ricostruzione, di una piccola spazzola per rimuovere i residui della limatura e di un pennello Kolinsky, un particolare tipo di pannello in martora, per spalmare la resina.

E veniamo ai prodotti che servono per la ricostruzione unghie con acrilico o al refill: naturalmente serve la resina acrilica, chiamata anche polimero o polvere acrilica, che può essere trasparente o di vari colori, serve il monomero, ovvero un liquido che, combinato con la polvere, dà origine all’acrilico vero e proprio, serve il Primer, un liquido adesivo che permette la perfetta adesione dell’acrilico all’unghia naturale e per finire il sigillante, un liquido particolare che viene spennellato alla fine per mantenere l’unghia lucida e brillante.

Come si effettua la ricostruzione unghie con acrilico?

Simona Stallone è un’estetista professionista di Roma specializzata nella ricostruzione unghie con acrilico. La ricostruzione ha inizio con la miscelatura del polimero con il monomero e con la successiva reazione chimica: la difficoltà e quindi la bravura e l’esperienza dell’estetista sta nel creare la giusta combinazione fra i due componenti.

Una resina troppo secca infatti non si lavora facilmente ed il risultato sarà un’unghia fragile e poco flessibile, d’altro canto una resina troppo liquida, oltre a presentare la stessa difficoltà ad essere lavorata, sarà difficile da attaccare all’unghia naturale, con il risultato di provocare sollevamenti ed ancora peggio formazioni micotiche.

L’estetista professionista di Roma intinge il pennello Kolinsky nel monomero e poi nella polvere, creando una piccola pallina di acrilico che poi applica sull’unghia. Sempre con il pennello la resina viene modellata a seconda delle esigenze e crea uno stato robusto, compatto e resistente che si asciuga in pochissimo tempo all’aria. A differenza del gel, l’acrilico presenta un odore molto pungente, tanto che la maggioranza delle estetiste usa una mascherina protettiva.

Se cerchi qualche spunto di unghie, idee nail art in acrilico guarda la nostra galleria fotografica.

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